Abolire la Vergogna

Recentemente in un’intervista mi hanno chiesto quali sarebbero i termini che abolirei. Ebbene, abolirei tanti termini e tante espressioni dal linguaggio comune, per esempio la parola TRADIMENTO, la parola COLPA, la parola VERGOGNA e molte altre di cui scriverò e parlerò in altre occasioni. Oggi voglio trattare in dettaglio l’emozione della VERGOGNA.

E’ una delle emozioni più basse se non la più bassa, inutili, che blocca l’abbondanza e la libertà. Si tratta di un’emozione che è al di sotto sulla scala vibrazionale della paura: la vergogna. Le persone si vergognano di presentarsi, di ricevere soldi o regali, di dire ciò che vogliono e persino di formulare i propri desideri. La donna che si vergogna non potrà mai esprimersi liberamente e non potrà concretizzare il suo potenziale.

Come definiresti la vergogna? Per la maggior parte delle persone, la vergogna è un sentimento d’inadeguatezza. È la paura di essere rifiutate dalla società. A volte, la vergogna può anche essere sentita come un senso di colpa. Per la ricercatrice Brenè Brown la vergogna è la paura della disconnessione. Disconnessione da chi? Da tutti gli altri, dalla società, dai cari, da altre donne.

La vergogna è in realtà una reazione primitiva, antica, codificata nell’organismo umano, proprio come il meccanismo di lotta o di volo in un animale.

Quando si prova la vergogna, ci restringiamo o ci spingiamo via. Ma non possiamo farlo in realtà a livello fisico. Tutto quello che possiamo fare è far sì che la nostra coscienza si divide, si riversa in due “fiumi” energetici o si ristringe contraendosi. Quando sentiamo lo strato secondario della vergogna, quello dell’emozione della vergogna, ci ritiriamo, ci nascondiamo dall’interagire con le altre persone.

L’emozione della vergogna è responsabile del restringimento e del rallentamento energetico nel nostro terzo chakra. Questo centro energetico ci consente di stare e di percepire il nostro autentico potere energetico, l’emozione della vergogna lo oscura. Di conseguenza ci rendiamo inaccessibili agli altri. O lo facciamo interagendo attraverso l’elusione o con l’essere del tutto non autentico, così che di fatto la gente interagisce solo con una nostra maschera di facciata.

In ogni caso, si prova la solitudine interna estrema come risultato della vergogna! Ed è ciò che provano per esempio, senza essere di fatto consapevoli, i “credenti cattolici” che vanno alla messa e si battono il pugno sul petto recitando “mea colpa”, “mea colpa”. Se credo che ho una colpa, in automatico provo vergogna ed inibizione. Il risultato è la perdita di potere energetico, di gioia e di spontaneità, di autenticità. Il flusso energetico vitale che alimenta il quarto chakra, quello del cuore, a questo punto è scarso. Il cuore non alimentato correttamente con energia vitale, sta perdendo potere e si sta ammalando, l’essere umano perde la capacità e la voglia di interagire, di relazionarsi con gli altri. Di conseguenza si isolerà ancor di più.

Molte delle malattie cardiovascolari sono un risultato dell’emozione della vergogna, dell’inibizione e dei sensi di colpa che la società programma negli umani.

E’ ora di liberarsi!

Ora che abbiamo chiarito questo termine, una domanda naturale segue: a che punto questa esperienza comincia a dominarci? Quando crediamo che tutti intorno a noi siano felici, tranne noi stessi. Infatti, in termini ancora più specifici, quando proviamo i sentimenti sopra descritti, diventiamo le nostre stesse vittime.

La vergogna, quella rabbia incanalata in sè, è una forma di autoaggressione. Indipendentemente dal contesto, la vergogna è un’emozione totalmente inutile. Inoltre, è uno strumento di manipolazione e nasce fin dall’infanzia. La maggior parte delle persone si sviluppa in un ambiente in cui questo termine viene utilizzato come strumento educativo. Quante volte hai sentito durante l’infanzia: “Non ti vergogni?!… è colpa tua! ”, oppure “E’ vergognoso che per colpa di…”. E non a caso le persone usano questo termine. La gestione della vergogna è uno strumento molto efficace con cui una persona può diventare sottomessa. E la società ha bisogno di persone che rispettino le regole (assurde o banali).

Il più facile da manipolare è il colpevole. Anche nel caso degli uomini, gli uomini più sottomessi sono i colpevoli. Ognuno di noi, consciamente o inconsciamente, ha avuto situazioni in cui l’uomo era colpevole e noi, le donne, abbiamo fatto del nostro meglio per sviluppare in lui questo senso di colpa. E nel momento in cui lui si è sentito in colpa, è diventato molto sottomesso, perché era molto facile da manipolare. In ogni forma di relazione, il senso di colpa e la vergogna sono due metodi con cui la manipolazione diventa possibile.

E non solo. La vergogna può anche diventare manipolazione sociale. Idealmente, tutto dovrebbe essere cosciente. L’uomo è consapevole dell’errore e se ne assume la responsabilità, senza sentirsi in colpa, in fondo siamo qui per fare esperienze e sbagliare è umano.  Nel momento in cui hai commesso un errore, te lo assumi, ma non ti senti in colpa, c’è solo responsabilità, c’è solo consapevolezza il chè significa che sei una persona sana e mentalmente armoniosa.

Segue nel gruppo IL VALORE SEI TU… Entra Oggi…

Non avrai mai (realmente) soldi se:

1. Non SENTI DENTRO DI TE I TUOI VERI DESIDERI, se niente “brucia” dentro di te

2. Giudichi le persone con soldi ed il loro stile di vita. Se consideri che è “Meglio essere poveri e fare atti di carità verso i bisognosi che avere denaro…”, se sei convinta che “tutti i ricchi devono aver fatto il denaro con mezzi disonesti!” oppure “il denaro è lo sterco del diavolo”

3. Hai paura di apparire stupida agli occhi degli altri o di essere “derisa” e peggio ancora – che ti chiameranno “materialista, mercantile, egocentrica, approfittatrice”

4. Ti vergogni di essere aperta, prendere, ricevere, vendere ecc…

5. Nascondi la tua sfiducia con il pretesto del perfezionismo

6. Giudichi i tuoi genitori o non sei d’accordo con il loro destino

7. Svaluti le tue vittorie e le tue conquiste personali, non puoi affermare i tuoi successi e manifestare i talenti

8. Credi che qualcuno sappia e si senta meglio di te. Ti affidi costantemente all’opinione di coloro che ti circondano

9. Intorno a te ci sono persone in regime di “scarsità e sopravvivenza”, che non sono in contatto con l’energia finanziaria e sessuale

10. Competi con gli uomini. Lotti per “insegnare” loro e dimostrare loro che sai, puoi fare di meglio e insisti che hai assolutamente e completamente ragione.

L’elenco può continuare all’infinito. Come deprogrammare te stessa e vivere una vita dove puoi URLARE A TUTTO IL MONDO che

  1. LA MIA VITA E’ BELLA
  1. HO ABOLITO LA VERGOGNA!

Si, non mi vergogno affatto! Ho educato il mio sistema a riconoscere ed eliminare, abolire i sensi di colpa e la vergogna. Quindi ad oggi non mi vergogno più delle mie RADICI, del mio passato, della mia origine, di mia madre o di mio padre, degli errori fatti e di ciò che sono…

  1. HO ABOLITO LA VERGOGNA di andare a dormire presto o riposare di giorno e in qualsiasi momento il mio corpo mi chiede.
  2. HO ABOLITO LA VERGOGNA di essere una Donna Guida che si fa pagare il giusto compenso per potenziare le altre Donne e non solo una madre, casalinga.
  3. HO ABOLITO LA VERGOGNA di essere una Donna matura, saggia, selvaggia, diversa dalle altre, unica, attiva e forte che vive gioie semplici, umane, femminili, normali:
  4. HO ABOLITO LA VERGOGNA di guardare mio marito come mette alla cassa la spesa e porta lui le borse pesanti, mentre io semplicemente guardo.
  5. HO ABOLITO LA VERGOGNA di gustare un bel piatto di cibo e assaggiare un bicchiere di birra lentamente con gioia e piacere senza pensare che sto dando un esempio sbagliato a mia figlia
  6. HO ABOLITO LA VERGOGNA di girare sulla spiaggia in costume da bagno anche se il mio (meraviglioso) corpo è ben lontano dai 90-60-90. Io sono come sono e non acconsento a rimandare la mia gioia e la mia vita fino a quando non avrò “perso peso”.
  7. HO ABOLITO LA VERGOGNA di vendere care le mie creazioni, ora che molti scelgono di rimanere nel chiedere l’elemosina (lavorano in cambio di donazioni), nel programma della scarsità, nella paura (leggi conforto) e nella lamentela continua.
  8. E sì, non mi vergogno nemmeno quando scelgo di visitare, conoscere e ammirare posti belli e anime nuove e meravigliose. Scelgo di viaggiare da sola, con le mie amiche, con mia figlia, con la mia famiglia – come voglio. Non mi vergogno di andare in Montagna, alle Terme oppure ovunque mi fa stare bene.
  9. Non mi vergogno di chiedere quello che voglio. Ad esempio, la camera d’albergo, il tavolo del ristorante, il lettino in spiaggia, l’auto a noleggio, ecc.
  10. HO ABOLITO LA VERGOGNA di ricevere denaro. Molto denaro tutto una volta! Ecc… ecc…

Riesci a immaginare come sarebbe la tua vita se smettessi di vergognarti di te stessa e dei tuoi desideri: quante possibilità si aprirebbero nella tua vita?

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